La tana del drago

La tana del Drago

 

Questa ricostruzione delle Orobie è nata nel chiuso di un garage ed è un viaggio fatto a memoria. Ho ricreato monti, fiumi, strade, paesi e città indicando soprattutto i luoghi che riflettono la mia esperienza: il risultato vuole somigliare più a un racconto che a una mappa analitica.

La mappa di riferimento che mi ha accompagnato in questo viaggio di carta è stata la Tabula Peutingeriana, un lunghissimo rotolo risalente ai primissimi secoli e che nella replica medievale sopravvissuta non nasconde incongruenze storiche. Ci sono città nuove come Costantinopoli così come città ormai sepolte da secoli come Pompei ed Ercolano. A questa mappa antica si devono le scelte grafiche e le stranezze storiche di alcuni dettagli (ad esempio i resti del Ponte della Regina crollati definitivamente nel 15° secolo ma presenti in questa ricostruzione). La mappa delle montagne bergamasche sovrappone i vecchi modelli di rappresentazione ai nuovi: ville romane e porte di città sono mischiate a condomini, capannoni e industrie che oggi caratterizzano il paesaggio urbanizzato sia della pianura che delle valli. 

Il titolo richiama la reliquia della costola del Drago esposta nella chiesa di San Giorgio ad Almenno San Salvatore: secondo la leggenda locale il drago sarebbe stato sconfitto proprio nei pressi di quel luogo, all’imbocco della Val Brembana.